Secondo un'analisi dell'agenzia Frost & Sullivan, l'Italia è uno dei mercati più promettenti in Europa per la vendita di auto elettriche, assieme a Regno Unito, Paesi Scandinavi, Francia e Spagna. Si prevede che entro il 2015, in Europa circoleranno più di 250 mila auto elettriche.
Le scarse riserve di combustibili fossili e l'aumento dei livelli di emissione dei gas serra sono alla base della crescente commercializzazione delle auto elettriche. E l'industria dell'auto non ha altra scelta che far parte del nuovo mercato dell'auto elettrica. Nuove forme di finanziamento e l'introduzione della batteria al litio daranno un'ulteriore spinta a questo mercato e si assisterà a un cambiamento che rivoluzionerà l'industria automobilistica.
Uno dei cambiamenti potenziali sarà nell'area del leasing delle batterie per auto; un mercato che sarà inizialmente propiziato dall'introduzione dei nuovi veicoli e poi promosso dai produttori e dai manufatturieri.
Oltre alle possibili opportunità create dal leasing delle batterie per auto, il mercato dell'auto elettrica sarà influenzato dalle politiche comunitarie e statali di supporto che attraverso, leggi, incentivi e rimborsi aiuteranno i produttori d'auto nella commercializzazione a prezzi competitivi. l'interesse nei confronti del leasing e il valore aggiunto che i consumatori riceveranno da questi nuovi modelli di commercializzazione avranno un ruolo decisivo nello sviluppo di questo mercato. Lo sviluppo tecnologico delle batterie sarà importante in egual misura.
La maggiore autonomia di viaggio sarà un fattore determinante nel successo di questi veicoli. Una batteria con una autonomia di 150 km sarà appropriata alla popolazione urbana, mentre una batteria con una autonomia di almeno 230 km consentirà l'utilizzo di questi veicoli anche a coloro che abitano in aree rurali espandendo quindi la base di mercato fino ad oltre 3 milioni di potenziali acquirenti.
Il mercato sarà inoltre influenzato dagli schemi di congestion charging che prevedono una serie di tariffe giornaliere a carico degli automobilisti. A Londra questa iniziativa è stata già messa a punto con tariffe comprese tra le 8 e le 20 sterline (10 e 25 euro circa).
Le proiezioni iniziali suggeriscono, dunque, che più di 250,000 veicoli elettrici saranno acquistati entro il 2015. Fino al 2012 i produttori di auto elettriche si occuperanno dei mercati più promettenti in città come Londra, Stoccolma, Oslo e Roma. Inizialmente il Regno Unito, i Paesi Scandinavi, l'Italia, la Francia e la Spagna costituiranno il 93% del mercato delle vendite in Europa. Il mercato subirà una espansione considerevole al di là di questi mercati una volta che i produttori avranno migliorato la sicurezza e la gamma dei veicoli in offerta.
I produttori d'auto e le società operanti in questi mercati adotteranno una serie di modelli finanziari mirati alla crescita delle vendite. Ci si aspetta che il leasing sarà il piano finanziario più popolare e che costituirà il 75% delle vendite entro il 2015. Allo stesso tempo, i grandi produttori intaccheranno il 76% di quota di mercato conseguita dalle piccole case automobilistiche.
giovedì 31 luglio 2008
250 mila auto elettriche entro il 2015 in Europa
sabato 26 luglio 2008
Media Converter
Media Converter è un convertitore gratuito per Windows NT/2000/XP di vari tipi di file. Ha anche un video downloader integrato per video file di youtube ed altri.
Questi i tipi di file utilizzabili:
Audio: mp3, ogg, wav, wma
Video: 3g2, 3gp, avi, flv, m4v, mov, mp4, mpg, mpeg, rm, wmv
E' possibile decidere la risoluzione video e il bitrate audio e video.
Può estrarre l'audio da un video e salvarlo come audio file.
Si possono convertire i file semplicemente inserendo l'url: http, ftp, mms, mmst, mmsh e rtsp.
Con l'iscrizione gratuita si possono convertire file di taglia massima pari a 100 mb (500 mb con la versione Premium, a pagamento).
http://www.mediaconverter.org/
giovedì 17 luglio 2008
Dieci alternative al nucleare
Si possono risparmiare miliardi di chilowattora semplicemente migliorando l'efficienza energetica.
E' quanto sostiene il Kyoto Club, organizzazione non profit costituita da oltre 200 tra imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali che vogliono raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto, attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione nei campi dell’efficienza energetica, dell’utilizzo delle rinnovabili e della mobilità sostenibile.
Il Kyoto Club ritiene che la scelta del Governo di riportare il nucleare in Italia sia profondamente sbagliata per motivi tecnologici, organizzativi e soprattutto economici.
L’opzione nucleare nel nostro paese richiederebbe un massiccio impiego di risorse pubbliche che avrebbe l’immediato effetto di distogliere per i prossimi anni ingenti investimenti dal settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Rinnovabili ed efficienza energetica rispondono a criteri di maggiore convenienza economica, ambientale e consentono di ottenere risultati significativi in tempi rapidi. L’attuale nucleare è una tecnologia obsoleta e senza futuro. Dopo oltre 50 anni non ha ancora risolto i problemi di sicurezza intrinseca delle centrali e dello stoccaggio delle scorie e dovrà affrontare il prossimo esaurimento delle risorse di uranio.
Da un punto di vista economico viene citato uno studio del 2006 di Amory Lovins del RMI che evidenzia come “nel contesto statunitense per ogni centesimo di dollaro speso per 1 kWh nucleare si potrebbero acquistare 1,2-1,7 kWh eolici o si potrebbe risparmiare fino a 10 kWh grazie ad interventi di efficienza energetica”.
“Oggi sono pronte una pluralità di soluzioni tecnologiche alternative alla costruzioni di nuove centrali nucleari - spiega Mario Gamberale, direttore operativo dell’associazione - e nel corso delle prossime settimane informeremo i cittadini, le imprese e i decisori pubblici su come sfruttare la ‘risorsa efficienza energetica’ attingendo da tantissimi potenziali ‘serbatoi o riserve’ ancora pressoché inesplorati che, insieme, potrebbero consentire in circa 5-6 anni (meno della metà del tempo necessario per la costruzione di un reattore) di “evitare” la generazione di decine di miliardi di chilowattora.
L’illuminazione pubblica è uno di questi settori. Si è stimato che l’illuminazione pubblica italiana ha un consumo elettrico di circa 6,5 TWh all’anno.
Un normale lampione stradale spreca energia elettrica perché è generalmente costituito da tecnologie obsolete:
- Non utilizza apparecchi ad alta efficienza: impiega lampade a bassa efficienza energetica (vapori di mercurio, vapori di sodio, ioduri metallici);
- Non utilizza sistemi di controllo: utilizza lampade senza elettroniche di controllo come i riduttori del flusso luminoso;
- Non utilizza armature adeguate: utilizza armature che irradiano la luce in tutte le direzioni perdendo in efficienza luminosa sul piano stradale e determinando inquinamento luminoso;
Utilizzare, in alternativa, un lampione a LED determina invece una riduzione dei consumi fino al 70% rispetto ai lampioni tradizionali. I LED ormai sono una tecnologia matura, di notevole affidabilità nel tempo, con una durata commerciale 10 volte superiore a quella dei lampioni convenzionali, lavora a bassa tensione e, producendo un flusso luminoso unidirezionale, riduce l’inquinamento luminoso, i consumi, le emissioni inquinanti associate e la potenza impegnata.
Il costo di investimento della lampada si ammortizza in circa un anno e mezzo.
Un esempio concreto esiste già. Il piccolo comune di Torraca, 1200 abitanti in provincia di Salerno, ha sostituito nel 2007 tutti i lampioni con modelli a LED. Nei primi 6 mesi di funzionamento della nuova rete di illuminazione pubblica, nonostante i lampioni siano addirittura aumentati, il contatore ha registrato una riduzione del consumo di oltre 115.000 kWh corrispondenti a un risparmio di oltre 20.000 euro, con una potenza impegnata che è passata da 42 a 17 kW.
Se tutte le reti di illuminazione pubblica venissero convertite con lampioni a led si otterrebbero i seguenti vantaggi:
- Un risparmio di energia elettrica di circa 4 miliardi di kWh corrispondente allo spegnimento o non accensione di una centrale nucleare di piccola taglia pari ad una potenza di circa 570 MW, cioè grande più del doppio della ex centrale di Trino Vercellese;
- Lo sviluppo e potenziamento di un’industria italiana (ad esempio, i lampioni di Torraca impiegano LED di produzione americana ma l’armatura, l’elettronica e il brevetto sono italiani)
- La creazione di posti di lavoro diretti e dell’indotto per circa 3.500 addetti.
E questa è solo una delle dieci di azioni che potrebbero essere intraprese a livello nazionale per rendere superflua l’energia nucleare.
Fonte: Ufficio stampa Kyoto Club
martedì 15 luglio 2008
Valore terapeutico del blogging
Oltre ad essere un modo per ridurre lo stress, la scrittura espressiva migliorerebbe anche la memoria, il sonno, l'attività delle cellule immunitarie nei malati di aids, e accorcierebbe i tempi di guarigione dopo un intervento chirurgico: questi sono i risultati di recenti studi secondo un articolo di Scientific American.
Uno studio pubblicato sul numero di febbraio della rivista Oncologist riporta che i malati di cancro che si dedicano al blogging si sentono meglio rispetto a quelli che non lo fanno.
Secondo Alice Flaherty, un neuroscienziato dell'università di Harvard, il blogging potrebbe essere una sorta di placebo: lamentarsi di qualcosa o protestare produrrebbe l'effetto placebo di sentirsi soddisfatti. Bloggare su esperienze stressanti, potrebbe portare un risultato simile.
Secondo altri il blogging potrebbe innescare la produzione di dopamina analogamente ad altri stimolanti come la musica, la corsa, il godimento di opere d'arte.
Per questi motivi si sta pensando di utilizzare blogging e programmi di scrittura come ausilio nella cura delle malattie tumorali.
L’atto di scrivere attiva una serie di reazioni neurologiche che sono perlopiù ancora sconosciute nei loro meccanismi. Il blogging può dare spazio all’espressione della propria interiorità e migliorare il benessere psicosomatico, in particolare in quelle condizioni di sofferenza che coinvolgono l’intera persona.
sabato 12 luglio 2008
Osservatorio spaziale online
Slooh è un osservatorio online che dà accesso ad alcuni telescopi robotizzati in varie parti del mondo (Canarie, Cile e Australia).
Con un computer e una connessione internet è possibile osservare cosa sta succedendo nello spazio. Ogni osservatorio contiene due telescopi che permettono opzioni diverse: uno ad ampio raggio e uno ad alto ingrandimento.
E' possibile scattare facilmente fotografie per creare album fotografici dei propri viaggi: le due cupole di Monte Teide (Canarie) hanno già fornito più di 250.000 immagini ai membri di Slooh.
Ci sono due livelli di iscrizione: Explorer ($14.95) o Commander ($49.95)
www.slooh.com/
sabato 5 luglio 2008
Biocombustibili in retromarcia?
Sono stati redatti nuovi studi, in favore di una revisione dei programmi governativi sui cambiamenti climatici, che tentano di mettere in evidenza il contributo dei biocombustibili alla crisi del cibo.
Secondo un gruppo di esperti presieduto da Ed Gallagher, presidente dell'Agenzia per i combustibili rinnovabili, sono necessari maggiori studi per calcolare l'impatto dei biocombustibili sull'utilizzo dei terreni e sulla produzione di cibo, prima di porre degli obiettivi per il loro impiego nel campo dei trasporti. Attualmente tali obiettivi prevedono che benzina e diesel debbano contenere il 10% di biocombustibili entro il 2020 nell'Unione Europea. Il rapporto Gallagher propone che tali valori vengano riconsiderati.
Secondo un rapporto confidenziale di Banca Mondiale, ottenuto da The Guardian, i biocombustibili hanno contributo alla crescita dei prezzi del cibo per il 75%.
I prezzi esaminati da tale studio (redatto dall'economista Don Mitchell) sono cresciuti del 140% dal 2002 al febbraio 2008: questa crescita è stata causata dalll'aumento dei prezzi del petrolio e dei fertilizzanti (15%) e dalla conversione dei terreni alla produzione di biocombustibili (75%).
Circa un terzo del mais USA viene ora impiegato per la produzione di etanolo, mentre la metà degli oli vegetali dell'Unione Europea per quella del biodiesel.
Gli agricoltori sarebbero stati incoraggiati a destinare parte dei terreni alla produzione dei biocombustibili. La speculazione finanziaria avrebbe ulteriormente aggravato i prezzi.
Qualcuno sta anche cominciando a mettere in discussione l'efficacia dell'uso dei biocombustibili nella riduzione dell'impatto sull'ambiente.
domenica 29 giugno 2008
L'RVD manda in pensione CD e DVD
Sainul Abideen, uno studente del Kerala (India), ha sviluppato una tecnologia, denominata “Rainbow Technology”, che consente di memorizzare i dati su carta ordinaria o fogli di plastica. Per recuperare i dati e caricarli sul computer basterà uno scanner. Si tratta di una tecnologia molto economica in grado di abbattere i costi per le memorie e di garantire un'alta velocità di registrazione.
Consente di memorizzare files in qualunque formato: video, audio, immagini, testo e software. Anzichè usare una codifica basata su 0 e 1, vemgomo utilizzate forme geometriche come cerchi, quadrati e triangoli combinati in vari colori.
I dati devono essere convertiti in un formato chiamato "Rainbow".
Attualmente un DVD può immagazzinare 4.7 gigabyte. Il Rainbow Versatile Disc (RVD), così è stato chiamato il nuovo supporto su carta, ne può contenere da 90 a 450.
Inoltre per fabbricare CD e DVD occorrono 16 grammi di policarbonato, un sottoprodotto del petrolio; gli RVD sono invece biodegradabili e costano 10 volte di meno.
Sainul Abideen puù essere contattato a questi numeri: 0091-98950-81493, Residenza: 0091-494-2495493, email: mysainul@yahoo.com
sabato 21 giugno 2008
Desktop per superare la paura
Sono disponibili degli sfondi desktop gratuiti sul sito di SMX Art Store.
Sono stati sviluppati da Adam Sicinski con il titolo "Life Success Series, SMX Spotlight" Si tratta di matrici o tabelle di studio su vari argomenti come "Superare le paure", "6 chiavi per la gestione dello stress", "6 chiavi per imparare", "5 chiavi per migliorare la tua memoria" e molti altri. Si possono scaricare gratuitamente e utilizzare come sfondo del desktop o semplicemente come immagini da guardare: sono in formato .jpg. Qui di seguito una sintesi dei concetti fondamentali di "Superare le paure".
Superare le paure
Mappe mentali
Le nostre paure sono come degli elastici che ci tirano e spingono sottraendoci energia e paralizzandoci. Sono come i sogni: frammenti della nostra immaginazione, a volte orribili, che sembrano reali.
C'è un modo per superare questa forza magnetica che ci imprigiona?
O siamo inevitabilmente condannati a una vita fatta di 'se' e 'può darsi'?
Innanzitutto dobbiamo comprendere che le nostre paure ci aiutano a capire meglio le nostre tendenze e motivazioni oltre ad assisterci nella scoperta di nuove opportunità per raggiungere i nostri obbiettivi.
Questa è la matrice di studio proposta. Sottolinea alcuni concetti chiave utilizzabili per superare le paure.
1-Identificare le paure che ci paralizzano (autosabotaggio) - Mappa mentale.
Facciamo fatica a vedere ciò che non riusciamo a capire. Perciò vediamo innanzitutto di capire cos'è la paura.
Definizione di paura: la paura è una falsa evidenza che sembra reale. Le paure sono infatti convinzioni irrazionali che abbiamo riguardo a noi stessi, alle nostre azioni, ad altre persone o eventi. Si basano sull'interpretazione che diamo alla realtà. Qualcuno è terrorizzato dai ragni mentre qualcun altro li può tenere tranquillamente sul palmo della mano.
La paura deriva dall'incertezza e imprevedibilità degli eventi futuri.
Non vogliamo toccare il ragno perché forse potrebbe morderci, così come ci spaventa parlare in pubblico, su un palcoscenico, perchè non sappiamo quali saranno le reazioni e i giudizi della gente.
2- Le conseguenze delle nostre paure.
Le nostre attuali paure possono influire sul nostro futuro
3- Resistenza.
Le paure creano un campo magnetico che ci spinge lontano dalle opportunità e ci attrae nella nostra 'zona di comfort', la nostra sfera della sicurezza e sopravvivenza. Il momento in cui veniamo colti da una paura irrazionale è l'esatto istante in cui un'opportunità ci sta passando vicino. Questa opportunità può assumere la forma di oggetti, eventi, persone o anche di una crescita personale
4- Insicurezza.
L'insicurezza è fondamentalmente una mancanza di fiducia che uno sente verso di sè o verso le proprie capacità. E' il precursore della depressione e si innesca a causa della incapacità di trattare le proprie paure in modo razionale e dinamico.
5- Comportamenti distruttivi.
Le paure alimentano comportamenti ditruttivi che impediscono di vivere la nostra vita con dinamismo. Tali comportamenti possono assumere la forma di abutidini alla pigrizia, al 'rimandare tutto a domani', al rifiuto di relazionarci in modo responsabile verso noi stessi e gli altri.
6- Soffocamento delle motivazioni.
La motivazione è una chiave importante per il nostro successo individuale. Le paure soffocano le nostre motivazioni con ostacoli di carattere irrazionale che sembrano insormontabili. Le motivazioni vengono soffocate ogni volta che ci imbattiamo in questi ostacoli: ci autocondizioniamo con la credenza che la vita ci riporterà sempre allo stesso punto di partenza.
7- Soffocamento emotivo e crescita intellettuale
Per crescere e sviluppare noi stessi emotivamente e intellettualmente, abbiamo bisogno di andare oltre le nostre 'zone di comfort', nel mondo delle nuove esperienze. Se ci lasciamo determinare dalle nostre paure, il nostro comportamento risulterà esitante e freddo. Senza nuove esperienze non possiamo crescere.
8- Incapacità di decidere
Le nostre paure soffocano la nostra capacità di prendere decisioni
9- Soffocamento delle nostre capacità
Riusciamo a sviluppare delle abilità grazie a percorsi di esperienze condotti attraverso ostacoli, sfide e problemi che dobbiamo affrontare. Se le paure schiacciano le nostre decisioni e azioni, ci allontanano dalle opportunità di sviluppare nuovi talenti e capacità.
TIPI DI PAURE
Ci sono molti tipi di paure irrazionali; qui descriviamo solo le tre principali.
Paura del rifiuto
E' la paura verso gli altri. Viviamo cercando costantemente di piacere agli altri per ottenere piacere e soddisfazione. Se una situazione ci appare incerta, la paura del rifiuto ci condurrà all'inazione. E' strettamente connessa con la paura del fallimento.
Paura del fallimento
Chi soffre di questa paura è preoccupato di commettere errori, di ferire gli altri e di essere giudicato per le proprie azioni e decisioni.
Paura del successo
E' la paura prevalente nella nostra società. Andare oltre le nostre esperienze di vita ordinaria, agiata e benestante, conduce a incertezza e imprevedibilità che soffocano le nostre decisioni e azioni. Chi soffre di questa paura tende a rimandare a domani e a sembrare improduttivo e disorganizzato.
Questi comportamenti sono essenzialmente strumenti di autosabotaggio che usiamo a livello inconscio. Consciamente vorremmo raggiungere certi obbiettivi, ma inconsciamente creiamo mille ostacoli per sabotare i nostri progressi.
Evoluzione delle nostre paure - Mappa mentale
Il secondo passo da compiere per superare le proprie paure è accettare e comprendere il processo di formazione di tali paure.
I semi della paura vengono piantati nella prima infanzia attraverso i comportamenti dei genitori e con l'osservazione e l'autoapprendimento.
Il bambino è molto suscettibile al comportamento delle altre persone e alle circostanze con cui viene in contatto. E' molto malleabile e ricettivo e tende a credere a qualunque cosa gli si dica.
Vediamo alcuni esempi:
Genitori che usano un linguaggio negativo
Quando il genitore vuole far comprendere al bambino i pericoli o l'inadeguatezza di un suo comportamento, usa un linguaggio negativo per esprimere il proprio disappunto. Semplici parole come "No!... Non fare... Non puoi..." quando vengono ripetute nel tempo e con diversi livelli di carica emotiva, possono indurre il bambino a collegare a certi eventi emozioni negative che danno origine a paure irrazionali verso tali eventi, oggetti o circostanze.
Genitori che minacciano o che rimproverano
E' un'estensione del linguaggio negativo che può creare emozioni negative con un più profondo impatto sulla psicologia del bambino.
Genitori che spaventano il bambino
Eventi apparentemente insignificanti possono lasciare un'impressione duratura nella mente del bambino.
Quando il bambino fa sue le paure degli altri
Il bambino può assorbire le paure di un'altra persona, diventando troppo coinvolto emotivamente. Il genitore è raramente consapevole di proiettare le proprie paure sul figlio.
Esperienze emotive negative che causano dolore e rifiuto
Le paure possono nascere quando il bambino fa esperienza del dolore o del rifiuto. Il genitore deve far sapere al bambino che è amato e voluto e che non deve permettere che un singolo evento condizioni il resto della sua vita.
Manifestazione delle paure negli adulti
La maggior parte delle nostre paure ha origine e si evolve durante la nostra infanzia. Da adulti ne viviamo le conseguenze in modi che possono sfociare in continuo dolore o infelicità, molto spesso attraverso abitudini e comportamenti che alimentano le paure stesse.
Possono essere dei meccanismi di sopravvivenza contro il dolore e il rifiuto o semplicemente mancanza di conoscenza riguardo a persone, oggetti, eventi, circostanze o noi stessi.
Da adulti inoltre tendiamo ad usare un linguaggio di autosabotaggio: ogni volta che investighiamo sulla nostra forza, abilità, intelligenza e talenti, lo facciamo utilizzando dei riferimenti che mantengono vive e attive le nostre paure. Per superare le nostre paure dobbiamo innanzitutto cambiare le nostre domande.
Le nostre domande sono la chiave per aprire nuove possibilità verso la comprensione e il superamento delle nostre paure in modo razionale e dinamico. Ci sono quattro passi da compiere:
1- Convalidare le nostre paure
Non possiamo affrontare qualcosa senza prima comprendere che questo qualcosa esiste nella nostra realtà. Possiamo convalidare l'esistenza delle nostre paure in modo da gettare un piccolo dubbio o incertezza sulle nostre emozioni. Ecco un paio di domande utili:
'Questa paura è giustificata?'
'Attualmente questa paura ha un senso?'
2- Comprendere le nostre paure
Possiamo capire più profondamente le nostre paure, andando a ritroso nel tempo per ricostruire, ricordare la loro origine. Ecco un paio di domande utili:
'Perchè ho questa paura?'
'Come ho cominciato ad avere paura di questo?'
3- Determinare la conseguenza delle nostre paure
Possiamo utilizzare i principi di piacere e dolore per far leva sulle nostre paure. Innanzitutto dobbiamo identificare cosa perdiamo nella nostra vita a causa di una paura e che cosa potremmo ottenere se riuscissimo a liberarcene.
4- Progettare in anticipo
Il passaggio finale di questo processo di ricerca interiore è quello di immaginare e progettare in anticipo gli scenari che potrebbero aprirsi una volta superata la paura. Significa guardare nel futuro, osservando e contemplando il modo in cui affronteremo la paura partendo da una prospettiva emotiva, fisica, spirituale e mentale:
'Come affronterò emotivamente, fisicamente, spiritualmente e mentalmente questa paura in futuro?'
'Qual'è la cosa peggiore che mi potrebbe capitare?'
Conoscere e costruire i nostri riferimenti
Possiamo cercare risorse e strumenti da usare per comprendere meglio le circostanze e gli eventi che causano la nostra paura.
Altre esperienze possono aiutarci. Libri e blog possono essere un punto di partenza.
Inoltre il nostro cervello inconscio non distingue la differenza tra un'immagine mentale (immaginazione) e un'immagine esterna che percepiamo. Possiamo avvantaggiarci di questa situazione semplicemente immaginando noi stessi mentre superiamo con successo le nostre paure, molte e molte volte. Questo ci aiuterà a costruire dei riferimenti utili per superare realmente le paure.
Uno dei metodi più efficaci è aiutare gli altri a superare le paure: questo può trasformare e approfondire la comprensione di noi stessi
Semplici regole per superare la paura
Fare piccoli passi.
Coltivare la fiducia in se stessi
Affrontare la paura senza rimandare
Rilassarsi
Smettere di autogiustificarsi
Ridere delle proprie paure
Coltivare il coraggio
Il coraggio ci può introdurre in un mondo di inaspettate possibilità
Definizione di coraggio
La persona coraggiosa compie azioni nonostante la sue paure.
La persona coraggiosa trasforma la propria percezione di sè, degli altri e delle circostanze in modi che la aiuteranno a progredire attraverso le proprie paure.
Abitudini coraggiose
Rischiare
Imparare dagli errori commessi
Cercare nuove esperienze
Accettare la responsabilità del proprio comportamento.
http://www.studymatrixart.com/store/SMX-Spotlight-Maps/c38/p152/Overcoming-Your-Fears/product_info.html
martedì 10 giugno 2008
Bicicletta di plastica che sta nello zaino
Da molto tempo si parla di integrazione della bicicletta con i mezzi pubblici e privati di trasporto urbano.
Ora, grazie a una innovativa struttura reticolare, abbinata all’utilizzo di materiali plastici, la bicicletta raggiunge una leggerezza e compattezza tali da permettere una realistica portatilità.
Il designer Alessandro Belli ha infatti progettato una bici ultrapieghevole in polipropilene rinforzato da fibre composite. Monta ruote con normali pneumatici tubeless standard ETRTO (28-203), una trasmissione a cinghia con cambio a tre rapporti, pesa solo 4 chili (come un PC portatile medio con le sue dotazioni), e soprattutto occupa pochissimo spazio: ripiegata infatti sta in un volume di 48 x 36 x 12 cm.
Il segreto della bici da zaino sta nei materiali, tipici del settore aerospaziale, e nella struttura a reticolo pretensionato, con una rigidità pari o superiore a quella di una normale bicicletta. Si ispira al movimento dei carrelli di atterraggio degli aerei: l’apertura e la chiusura si effettuano infatti in modo totalmente automatico, premendo un pulsante.
La ruota posteriore può essere sostituita con un sistema elettrico a pedalata assistita, che porta il peso complessivo a soli 6 chilogrammi.
Il prototipo viene presentato nell’area espositiva di “Terra, Acqua, Aria & Design”, l’evento sul design innovativo nei trasporti, a Milano a Palazzo Insimbardi il 16 giugno.
Una bella serie di immagini di biciclette ultrapieghevoli è visibile sul Forum Indipendente Biciclette Elettriche
mercoledì 4 giugno 2008
Hosting gratuito
I file vengono conservati, per gli utenti ospiti, 30 giorni dopo l'ultimo download.
Per gli utenti registrati: 90 giorni dopo l'ultimo download se i file sono inferiori a 100 MgByte; 30 giorni dopo l'ultimo download, se i file sono superiori a 100 MgByte. I suddetti tempi sono abbastanza elastici e dipendono dalla disponibilità di spazio libero sul server.
http://ifile.it/
venerdì 23 maggio 2008
fMRI: lo scanner che legge il pensiero
Functional magnetic resonance imaging, in breve fMRI, consente ai ricercatori di creare mappe del cervello mentre questo è in funzione e di osservare come vengono processati pensieri, emozioni, sensazioni, ricordi, e stimoli motorii.
Oltre a poter essere usato per impieghi in campo medico, lo scanner fMRI è destinato a trasformare l'industria della sicurezza, il sistema giudiziario e i nostri fondamentali criteri di privacy.
In un passato non molto lontano, qualcuno ha detto:
“Abbiamo bisogno di un programma di psicochirurgia per il controllo politico della nostra società. Il suo scopo è il controllo fisico della mente. Chiunque infrange le regole potrà essere mutilato chirurgicamente.
L'individuo può pensare che la realtà più importante sia la propria esistenza, ma questo è solo il suo personale punto di vista. Che manca di prospettiva storica. L'uomo non ha il diritto di sviluppare la propria mente. Questo genere di orientamento liberale ha il suo fascino. Dobbiamo controllare elettronicamente il cervello. Un giorno, soldati e generali saranno controllati elettronicamente grazie alla stimolazione elettrica del cervello.
Dr José Delgado.
Direttore di neuropsichiatria, Scuola Medica dell'Università di Yale.
Registrazione congressuale N.° 26, vol. 118, 24 febbraio 1974.
Cos'è cambiato dopo più di vent'anni?
The Guardian, quotidiano del Regno Unito, ha pubblicato recentemente un articolo dal titolo “Lo scanner del cervello che può leggere le intenzioni della gente”
“Con lo scanner possiamo osservare il cervello e leggere informazioni che dall'esterno non sarebbe possibile rilevare.” così dice John-Dylan Haynes dell'istituto Max Planck in Germania.
Contemporaneamente il Museo Scientifico di Londra tiene una conferenza dal titolo “Neurobotica: il futuro del pensiero”.
La faccia del Dr Geraint Rees si può vedere sul sito di Neurobotica sotto il titolo “il lettore della mente”
In parte alla foto, una nota del museo della scienza pone un interrogativo inquietante:
“Come ti sentiresti se qualcuno potesse leggere i tuoi pensieri più intimi? Geraint Rees sostiene di poterlo fare. Sfruttando una tecnologia di mappatura del cervello, sta cominciando a decifrare il pensiero e ad esplorare la differenza tra le mente conscia e la mente inconscia. Ma quanto lontano si spingerà? I tuoi pensieri dovrebbero rimanere un affare personale?”
Qualcuno ha già risposto al posto nostro: il commento, forse infantile e sconcertante, rilasciato nel 2000 da John Norseen, neuroingegnere del governo degli Stati Uniti, dice che “se questa ricerca avrà successo, potrai cominciare a manipolare quello che uno sta pensando prima ancora che lui se ne accorga”. Aggiunge poi: “l'etica non mi riguarda, ma dovrebbe riguardare qualcun altro”.
sabato 17 maggio 2008
Speculare sulla fame: gli investitori stanno contribuendo alla "crisi del cibo"? Come il business affama i poveri del mondo
L'incremento dei prezzi del cibo dovrebbe far felici gli agricoltori, ma non è così: continuano infatti a ricevere pagamenti molto bassi per le loro produzioni. Gli agricoltori affermano di venire pagati meno degli scorsi anni. Molti di loro stanno vendendo carne e latte a prezzi inferiori al costo di produzione. Chi ci guadagna allora?
La differenza tra quello che gli agricoltori percepiscono dalle vendite e quello che i cittadini pagano, continua ad aumentare. Questa differenza è dovuta ai maggiori profitti trattenuti dagli intermediari
I supermercati fanno la loro parte e infatti stanno registrando buoni profitti: per es. Tesco (Inghilterra), ha incrementato i profitti del 11,8% l'anno scorso.
Se gli agricoltori guadagnano meno, i consumatori pagano di più e i supermercati aumentano le entrate, dove sta andando a finire tutto il profitto della filiera alimentare?
Un punto di vista interessante è quello di Mariann Fischer Boel, commissario dell'Unione Europea per l'agricoltura: sostiene che solo i 2/3 dell'aumento dei prezzi in Europa sono attribuibili all'aumento dei costi degli ingredienti. Per esempio il pane è aumentato del 10% tra il febbraio 2007 e 2008, ma l'aumento del prezzo della farina avrebbe dovuto incidere solo del 3%.
Sembra quindi che i rivenditori stiano facendo buoni affari così come i giganti dell'agrobusiness, commercianti e speculatori: Cargill, il più grande commerciante di grano del mondo, ha aumentato i profitti dell'86% solo nel primo quarto di quest'anno. Bunge, un altro colosso nel commercio di cibo, ha dichi arato un aumento del 77% nell'ultimo quarto del 2007. ADM, il secondo più grande commerciante del mondo, ha registrato un aumento del 67% nello scorso anno.
In questi ultimi mesi le newsletter dedicate all'investimento pubblicano "Come puoi guadagnare dalla crisi mondiale del cibo" e altri titoli dello stesso tenore. Gli investimenti raccomandati comprendono i titoli e i fondi legati all'agrobusiness. La maggior parte degli investitori sono semplicemente inconsapevoli del fatto che investimenti di questo tipo, in questo particolare frangente, possono aumentare la fame nel mondo.
L'incremento dei prezzi del cibo è causato anche dai piccoli investitori che oggi possono operare su fondi legati all'agricoltura che hanno aperto un mercato lucrativo generalmente accessibile solo ai grossi investitori. La teoria economica classica dice che i prezzi aumentano quando la domanda supera l'offerta, ma in questo caso la "domanda" non si riferisce al numero di bocche che chiedono cibo; si riferisce al denaro che compete per l'offerta. La crisi globale del cibo non è il risultato di un aumento delle bocche da sfamare: è l'offerta di denaro che è aumentata. Il capitale in cerca di profitti rapidi sta causando l'aumento dei prezzi.
Il mercato dei futures è tradizionalmente uno strumento per gli agricoltori per vendere i loro raccolti in anticipo. Quantità, prezzi e date di consegna sono prestabilite, a volte ancora prima delle semine. Questo protegge gli agricoltori e i commercianti dalle avverse condizioni del tempo e dalle eccessive fluttuazioni di prezzo. Ora gli speculatori stanno approfittando e traendo vantaggio da questo meccanismo. Possono comprare grano, per esempio, a basso prezzo e scommettere che questo prezzo salga. Se il prezzo sale entro la data stabilita, trarranno un guadagno. Secondo il parere di alcuni esperti, questi investitori hanno assunto il controllo del mercato, acquistando futures in quantità anomale e causando l'aumento dei prezzi a breve termine. Dallo scorso agosto ad oggi, questo meccanismo ha fatto raddoppiare il prezzo del riso.
Giganti dell'agribusinesses come Monsanto, promotori della "rivoluzione verde" basata sulla bioingegneria applicata al cibo e la produzione di sementi ogm (organismi geneticamente modificati), fertilizzanti sintetici, erbicidi e pesticidi spray contribuiscono ulteriormente all'aumento dei prezzi. Le sementi ogm brevettate Monsanto sono state geneticamente manipolate per impedirne la naturale riproduzione, perciò devono essere acquistate ogni anno. I piccoli agricoltori che si sono lasciati ingannare dal miraggio di una produzione maggiore e che hanno utilizzato queste sementi e prodotti chimici, hanno constatato non solo che il loro raccolto è diminuito, ma che la loro terra ora non riesce ad "accettare" altro che queste sementi ogm. I piccoli contadini non possono far fronte ai prezzi esorbitanti imposti dai giganti dell'agrobusiness.
martedì 13 maggio 2008
Crisi del cibo: alcune cause
I prezzi dei cibi sono in continuo aumento in tutto il mondo. Perché?
Queste le cause ufficiali e non:
1- Molti coltivatori sono passati dalla produzione di cibo a quella dei biocombustibili, con conseguente diminuzione delle forniture destinate al mercato alimentare.
2- Le condizioni climatiche sfavorevoli hanno diminuito la produzione di cereali.
I coltivatori di questi paesi, in seguito alla diminuzione dei prezzi sul proprio mercato nazionale rispetto a quello internazionale, hanno a loro volta diminuito la produzione.
4- L'aumento del prezzo del petrolio, necessario a produrre fertilizzanti e a muovere i mezzi agricoli, trattori, macchinari di lavorazione e altro) ha fatto lievitare i prezzi degli alimenti.
5- i giganti dell'agrobusiness stanno incamerando notevoli profitti in seguito alla cosiddetta "crisi del cibo". I prezzi dei cereali sono aumentati nel corso dell'ultimo anno costringendo i "poveri del mondo", che già spendevano l'80% delle loro entrate per l'acquisto di cibo, alla fame. Ciononostante alcune tra le più ricche compagnie stanno traendo profitti record.
Monsanto alla fine di febbraio ha registrato un aumento delle sue entrate, degli ultimi tre mesi, pari al doppio dell'anno scorso. Gli introiti di Cargill sono aumentati dell'86% negli ultimi tre mesi. Archer Daniels Midland, una delle più grosse aziende attive nella lavorazione della soia, mais e frumento nel mondo ha avuto un incremento del 42%, sempre negli ultimi tre mesi: i profitti derivati dalla vendita e movimentazione di cereali è aumentata di 16 volte passando da 21 milioni di dollari a 341.
Mosaic Company, uno dei più grandi produttori di fertilizzanti del mondo, ha visto i suoi introiti aumentare, alla fine di febbraio, di 12 volte.
Shell e BP hanno registrato profitti per 14 miliardi di sterline nei primi tre mesi dell'anno.
6- L'indice dei fondi di investimento in grano e carne è aumentato durante lo scorso anno: sarebbe opportuno valutare come e quanto gli speculatori stanno contribuendo all'aumento dei prezzi.
E' quello che vedremo nel prossimo post:
Speculare sulla fame: gli investitori stanno contribuendo alla "crisi del cibo"? Come il business affama i poveri del mondo
domenica 11 maggio 2008
Prezzi dei cibi in aumento
I prezzi dei cibi sono in continuo aumento in tutto il mondo.
Rivolte ad Haiti, razionamento in America, code in Egitto, proteste in Afghanistan.
Facciamo una breve panoramica:
CINA
A causa dell'industrializzazione, le piantagioni di riso sono diminuite da 33 milioni di ettari a 29 dal 2006. Le importazioni sono aumentate. Quest'anno i prezzi sono aumentati del 21%.
USA
Alcuni tra i più importanti magazzini generali come Sam's Club o Costco Wholesale Corp, dopo aver rilevato che la gente comincia a fare incetta e scorta di alcuni beni, stanno limitando l'acquisto di riso da parte dei loro clienti in alcune filiali (non più di quattro pacchetti).
COREA DEL NORD
Anche in tempi di relativa stabilità, la Corea del nord non è mai stata in grado di raggiungere l'autosufficienza alimentare. Il World Food Programme ha segnalato recentemente un'insufficienza di 1,6 milioni di tonnellate di riso e frumento.
EGITTO
50 milioni di Egiziani vivono di sovvenzioni alimentari. L'inflazione è arrivata al 12,1% in febbraio (2008): rispetto a un anno fa i prezzi per i beni primari sono aumentati del 20%.
BRASILE
Il Brasile, uno dei maggiori produttori di riso, ha recentemente sospeso le esportazioni a causa dell'aumento dei prezzi e della scarsità di scorte nazionali: 500,000 tonnellate di riso destinate ad alcuni paesi dell'America Latina e dell'Africa, non saranno consegnate, per garantire al mercato interno una riserva di almeno 6/8 mesi.
COSTA D'AVORIO
Nel mese di marzo 2008, il prezzo della carne e del frumento è aumentato del 50% in una settimana. Sono scoppiate violente proteste (un morto e diversi feriti) nel paese, così come in Camerun, Burkina Faso e Senegal.
AFGHANISTAN
Il prezzo del frumento è salito del 50% nell'ultimo anno. Il Pakistan ha tagliato le sue forniture di farina, aggravando la situazione di un paese quasi interamente dipendente dalle importazioni di frumento.
THAILANDIA
Il prezzo del riso in questo paese, il più grande esportatore del mondo, ha raggiunto i 1,000 dollari/tonnellata e le previsioni lo vedono in ulteriore aumento. Ciò è dovuto alla massiccia richiesta da Le Filippine, in affanno per assicurarsi i rifornimenti dopo che India ed altri produttori hanno interrotto le esportazioni. L'Indonesia ha dichiarato che interromperà le importazioni per un anno a causa dei prezzi troppo alti.
AFRICA DELL'EST
Centinaia di migliaia di Africani in Uganda e Sudan stanno per perdere una vitale fonte di nutrimento: World Vision Canada, una delle organizzazioni umanitarie più grandi del mondo, ha rivelato la sua intenzione di limitare gli aiuti a 1,5 milioni di persone in seguito all'aumento dei prezzi.
INDIA
L'India ha interrotto le esportazioni di riso costringendo molti paesi importatori, come Le Filippine, a cercare fornitori alternativi.
E' aumentato il prezzo non solo del riso, ma anche di prodotti come olio da cucina e vegetali.
Questa per l'India è stata una annata record per quanto riguarda i raccolti di grano; tuttavia gli esperti hanno ammonito che la produzione agricola dovrà aumentare più rapidamente se si vorrà far fronte ai bisogni di 1,1 miliardi di persone ed evitare la crisi alimentare.
HAITI
Haiti ha registrato un aumento nel numero dei cosiddetti “ boat people” che tentano di espatriare a causa dell'insufficienza di cibo.
Numerose le rivolte scoppiate recentemente: si contano 6 persone morte.
LE FILIPPINE
Questo paese sta cercando di assicurarsi risorse di approvvigionamento di riso alternative, per far fronte alla decisione di molti paesi produttori di limitare le esportazioni.
Attualmente è in grado di autoprodurre l'85% del suo fabbisogno alimentare e ciò fa ritenere agli esperti internazionali che la crisi potrà essere gestita, anche grazie alle forniture da Vietnam e Thailandia.
Il governo sta incoraggiando i consumatori e anche i ristoranti fast food ad essere più “frugali” e a non sprecare il cibo.
EUROPA
Anche in Europa, nonostante il mercato sia meno vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi dei cibi rispetto alle nazioni emergenti, si sono registrati aumenti. In Inghilterra i prezzi all'ingrosso sono aumentati del 7,4% (circa 3 volte il tasso di inflazione) negli ultimi 12 mesi
Nel prossimo post vedremo quali sono le cause di questa situazione.
sabato 3 maggio 2008
E' morto Albert Hoffman: il padre dell'LSD
E' morto all'età di 102 anni il chimico svizzero Albert Hofmann. Nel 1943 scoprì l'Lsd, 'la droga magica' che tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta ebbe una influenza fondamentale nella cultura della Beat generation. Lo scienziato, nato l'11 gennaio 1906 a Baden, è morto nella sua casa di Basilea, a pochi giorni di distanza dalla scoperta che lo rese famoso. Il 16 aprile del 1943, un venerdì pomeriggio, mentre lavorava nei laboratori del gruppo farmaceutico svizzero Sandoz di Basilea, una piccola quantità di questa sostanza gli cadde su una mano. Subito percepì "una significativa irrequietezza, unita ad un lieve capogiro" e decise di interrompere il suo lavoro. "Arrivato a casa", raccontò, "mi stesi e caddi in uno stato non spiacevole, con sintomi simili all'intossicazione, caratterizzati da una immaginazione estremamente stimolata".
Hofmann si era laureato in chimica a Zurigo nel 1929, e ben presto divenne direttore di ricerca nel dipartimento dei prodotti naturali della casa farmaceutica Sandoz dove iniziò a studiare la Claviceps purpurea o ergot, un fungo velenoso, parassita della segale, usato per secoli dalle ostetriche per accelerare il parto. La ricerca puntava a isolarne la sostanza chimica che produceva questo effetto. Ci riuscirono negli Stati Uniti, e chiamarono 'acido lisergico' la sostanza attiva: partendo da questa Hofmann cercò di ottenere nuovi composti utili in medicina. Il lavoro di Hofmann sull'ergot ha prodotto una serie di farmaci importanti, come per esempio quello utilizzato ancora oggi per prevenire l'emorragia dopo il parto. Ma è stato il 25esimo composto da lui sintetizzato, la dietilamide dell'acido lisergico (LSD), a renderlo famoso e ad avere il maggior impatto a livello mondiale. La Sandoz immise l'Lsd sul mercato nel 1949, sotto il nome di Delysid. Visto che la condizione vissuta sotto il suo effetto era simile a una "malattia mentale sperimentale", venne considerato uno strumento prezioso nella psicoterapia, in grado di aiutare il terapista a trovare accesso all'inconscio del paziente. Fu così che pazienti e volontari intrapresero i "viaggi dell'anima" e fecero esperienze di fuoriuscita dal corpo.
Con la diffusione dell'acido lisergico, la Cia e l'esercito americano dimostrarono il loro interesse per l'allucinogeno come strumento di lotta politica e militare (così come avvenne per l'Mdma, le amfetamine e la cannabis). Iniziarono una serie di esperimenti segreti, con somministrazione a numerosi soldati e civili ignari. Tra la fine anni '50 e l'inizio degli anni '60 l'LSD divenne uno strumento spirituale, mistico e religioso. Come diceva il titolo del libro di Aldous Huxley, narratore e saggista inglese, l'Lsd apriva "Le porte della percezione". (Jim Morrison si ispirò a questo libro per dare il nome al suo gruppo The Doors). Nel 1956 si coniò il termine "psichedelico" derivante da psiche (anima) e delos (rilevatore). Sempre in quel periodo, Timothy Leary, docente di psicologia presso la Harvard University, si fece promotore di un movimento psichedelico, sostenendo la "politica dell'estasi" e considerando il consumo di Lsd un mezzo per la liberazione dai vincoli sociali. San Francisco, in California, divenne il fulcro della "nuova cultura delle coscienze". L'acido lisergico fu diffusissimo, con la marijuana, tra gli hippy, che li consideravano strumenti per entrare in maggiore sintonia tra le persone e per facilitare una convivenza pacifica. Musicisti come i Beatles cantavano in codice i loro "trip" allucinogeni: la canzone "Lucy in the Sky with Diamonds" venne sospettata di voler trasmettere, con le iniziali del suo titolo, un incitamento all'uso dell'Lsd. In generale il rock fu molto influenzato, fino a dar vita al filone psichedelico, che ebbe uno dei suoi punti più alti con i Pink Floid. Molti artisti e letterati si ispiravano alle esperienze psichedeliche, esaltate dalla Beat generation di Jack Kerouac e Allen Ginsberg. Nel 1965 Leary, nel frattempo divenuto il guru dell'Lsd, e i suoi collaboratori vennero espulsi dall'Università. Il gruppo di ricercatori di Harward iniziò un'opera di propaganda del consumo, convinti che l'acido lisergico facilitasse l'espansione della coscienza e la liberazione dell'uomo. La protesta giovanile di quegli anni scatenò un'ondata repressiva e l'Lsd divenne oggetto di una dura campagna mediatica. Nel 1966 la Sandoz cessò la vendita e un anno dopo l'Lsd venne messo al bando. Nel 1969 il festival di Woodstock, (dove mezzo milione di ragazzi vissero la tre giorni di pace, amore e musica), rappresentò il top del movimento psichedelico ma al tempo stesso l'inizio della sua fine. Albert Hofmann, in quello stesso periodo, scrisse il libro "Lsd, il mio bambino difficile". Negli anni Settanta la droga psichedelica aveva perso la sua importanza e da "sostanza-sacramento", divenne una droga di piacere.
La riscoperta dell'Lsd è avvenuta negli anni Novanta con la diffusione dei rave party.
domenica 27 aprile 2008
spazio tempo
un raggio di luce percorre l'infinito nel tempo
conosciamo lo spazio attraverso il tempo
ci serve il tempo per conoscere lo spazio
Xinjiang: un altro Tibet
In questi ultimi anni si è registrato un aumento delle tensioni etniche nella regione autonoma di Xinjiang, con conseguente aumento della presenza militare cinese.
Gli Uiguri (musulmani, Turcomanni) costituiscono il nucleo indigeno, dominato dall'etnia Han (cinese).
La regione è ricca di risorse naturali e materie prime: qui si produce il 30% del cotone cinese. Tra gli anni 60 e gli anni 90 è stata il tragico teatro di test nucleari. Il più grande motivo di discontento tra gli Uiguri è forse il massiccio trasferimento e reinsediamento di Han dalle sovrappopolate regioni orientali della Cina: il numero di residenti Han in Xinjiang è cresciuto dagli 0,5 milioni del 1953 ai 7,5 milioni del 2000 ed è in rapido aumento.
Gli han costituiscono il 42% della popolazione e impongono uno stile di vita culturalmente estraneo ai locali Uiguri che temono di diventare una minoranza nella propria terra: la situazione degli Uiguri è senz'altro paragonabile a quella dei tibetani.
Vengono inoltre fomentate le tensioni tra gli immigrati cinesi e la popolazione locale da parte delle autorità e delle imprese favorendo i cinesi Han in tutti i settori sociali. Tutti i posti di lavoro nell'amministrazione e nella vita pubblica vengono concessi ai cinesi e per gli Uiguri non restano che attività secondarie.
La dominazione cinese estende le barriere culturali per mezzo di politiche di assimilazione: repressione delle agitazioni e introduzione dell'uso del mandarino nelle scuole.
Solo il 16% di tutte le pubblicizzazioni sono in lingue turche. Chi scrive sulla storia e cultura uigura trascurando l'ufficiale posizione cinese, viene citato a giudizio come propagandista, nazionalista e separatista, i libri vengono vietati e la casa editrice chiusa.
La direzione del partito comunista dello Xinjiang ostacola la stampa e la diffusione di tutte le pubblicazioni "nazionaliste" o religiose sforzandosi di contenere l'influsso di circoli musulmani nelle scuole.
I leader religiosi devono "appoggiare la direzione del partito comunista e combattere il separatismo nazionale".
La religione musulmana è vista come il più grande ostacolo sulla via dell'assimilazione degli Uiguri da parte delle autorità cinesi che tentano ad ogni costo di limitare la libertà di culto.
Come reazione a questo fenomeno, i giovani hanno paura di perdere la propria identità culturale: lo studio dell'arabo e della religione sono in aumento.