domenica 27 aprile 2008

Xinjiang: un altro Tibet

In questi ultimi anni si è registrato un aumento delle tensioni etniche nella regione autonoma di Xinjiang, con conseguente aumento della presenza militare cinese.
Gli Uiguri (musulmani, Turcomanni) costituiscono il nucleo indigeno, dominato dall'etnia Han (cinese).Xinjiang
La regione è ricca di risorse naturali e materie prime: qui si produce il 30% del cotone cinese. Tra gli anni 60 e gli anni 90 è stata il tragico teatro di test nucleari. Il più grande motivo di discontento tra gli Uiguri è forse il massiccio trasferimento e reinsediamento di Han dalle sovrappopolate regioni orientali della Cina: il numero di residenti Han in Xinjiang è cresciuto dagli 0,5 milioni del 1953 ai 7,5 milioni del 2000 ed è in rapido aumento.
Gli han costituiscono il 42% della popolazione e impongono uno stile di vita culturalmente estraneo ai locali Uiguri che temono di diventare una minoranza nella propria terra: la situazione degli Uiguri è senz'altro paragonabile a quella dei tibetani.
Vengono inoltre fomentate le tensioni tra gli immigrati cinesi e la popolazione locale da parte delle autorità e delle imprese favorendo i cinesi Han in tutti i settori sociali. Tutti i posti di lavoro nell'amministrazione e nella vitstile di vitaa pubblica vengono concessi ai cinesi e per gli Uiguri non restano che attività secondarie.
La dominazione cinese estende le barriere culturali per mezzo di politiche di assimilazione: repressione delle agitazioni e introduzione dell'uso del mandarino nelle scuole.
Solo il 16% di tutte le pubblicizzazioni sono in lingue turche. Chi scrive sulla storia e cultura uigura trascurando l'ufficiale posizione cinese, viene citato a giudizio come propagandista, nazionalista e separatista, i libri vengono vietati e la casa editrice chiusa.
La direzione del partito comunista dello Xinjiang ostacola la stampa e la diffusione di tutte le pubblicazioni "nazionaliste" o religiose sforzandosi di contenere l'influsso di circoli musulmani nelle scuole.
I leader religiosi devono "appoggiare la direzione del partito comunista e combattere il separatismo nazionale".

stile di vita

Chi non rispetta l'ordine di Pechino rischia la revoca del suo riconoscimento, perché tutte le autorità ec clesiastiche ogni anno devono sottoporsi a un esame da parte di un'organizzazione pro- cinese.
La religione musulmana è vista come il più grande ostacolo sulla via dell'assimilazione degli Uiguri da parte delle autorità cinesi che tentano ad ogni costo di limitare la libertà di culto.
Come reazione a questo fenomeno, i giovani hanno paura di perdere la propria identità culturale: lo studio dell'arabo e della religione sono in aumento.

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